IL " FAUVISMO "
Nel 1905 nacque in Francia il movimento dei Fauves, ispirati dagli studi di Paul Gauguin, Henri deToulouse-Lautrec, Paul Cezanne, Vincent Van Gogh e dell'autodidatta Henri Rousseau, i quali realizzarono, in opposizione all'Impressionismo, un'energica semplificazione formale che mirava a riflettere con maggiore incisività e immediatezza le emozioni dell'artista; si tratta del primo movimento d’avanguardia del Novecento.
Il termine Fauves si deve al critico d'arte Luis Vauxcelles a proposito di un gruppo di opere esposte al Salon d'Automne del 1905.
La sala in cui erano esposte queste opere venne chiamata la “Cage aux fauves” (gabbia di belve), principalmente per l'utilizzo eccezionalmente libero dello spazio pittorico e per il violento impatto cromatico, eccessivamente audace per il periodo.
Henri Matisse si trovò al centro della critica, con la sua “Donna con cappello”, insieme a lui esposero anche André Derain, Maurice de Vlaminck e Albert Marquet.
La tecnica pittorica rievoca spesso quella di Van Gogh per le pennellate vigorose e vorticose, i colori sono accesi e vibranti, accostati con violenti contrasti; in altri casi invece c'è una peculiare ricerca di armonia che si riflette sia nella scelta dei colori che nelle forme che acquistano contorni sinuosi e conturbanti.
Principale esponente e fondatore di questo gruppo fu Henri Matisse, il quale ebbe un ruolo principale nella creazione di un movimento unitario.
I Fauves però non hanno mai avuto una vera unità d’intenti; gli obbiettivi comuni erano pochi, tra questi il più importante è sicuramente ciò che gli artisti volevamo esprimere, ovvero la gioia di vivere esercitando al massimo l’espressione del sentimento dell’artista di fronte alla natura, percepita come realtà dinamica in continua comunicazione con l’artista.
Matisse unì gli studi della pittura francese del Quattrocento con la scultura africana e oceanica, facilmente rintracciabile nei musei etnografici, creando opere ancora vagamente influenzate dall'esperienza presso l'atelier dell'impressionista Moreau, dal quale però si distaccò decisamente nel 1914, avvicinandosi alla ricerca razionale del cubismo.
Nel 1904-1906 (anni in cui aveva fondato il movimento Fauves) aveva invece attraversato un periodo puntinista in cui l'utilizzo solare del colore, racchiuso solo da sottili contorni grafici, appare la risposta mediterranea all'espressionismo tedesco.
Altro importantissimo esponente del fauvismo è Andrè Derain, che sviluppò attraverso l'amicizia con Matisse un profondo interesse per una rappresentazione della realtà attraverso una tecnica libera, in cui vengono accostati colori puri, creando profondi contrasti che aiutano a raggiungere un perfetto equilibrio formale.
Di particolare interesse è anche l'utilizzo del colore in senso antinaturalistico, steso in ampie campiture piatte che creano le forme, senza il concorso del chiaroscuro.
Questo movimento influì decisamente sulla nascita di nuove avanguardie artistiche, come il Cubismo, ilSurrealismo e l’arte astratta; a partire dal 1908 molti artisti seguaci del Fauvisme l’abbandonarono per confluire nei nuovi movimenti o per seguire vie più autonome.